Il Corpo, dimora del Sé
“Quando si appartiene
completamente al proprio corpo si vive pienamente nel presente: La
coscienza si estende tanto profondamente nel corpo che si sente
pulsare la vita. Gli animali vivono così. Il gatto disteso al sole
che guarda fuori dalla finestra è la raffigurazione perfetta di un
organismo in pace con se stesso e con il mondo. E' uno stato che noi
esseri umani sperimentiamo quando il nostro presente include il
passato e determina il futuro, attraverso il collegamento della
tradizione.”
La spiritualità del corpo
Alexander Lowen
Quotidianamente, quasi
fosse una strana epidemia, osservo incredula donne, anche bellissime,
trasformarsi, plastificando i volti, in stereotipe maschere aliene e
alienanti.
Io non sono contro la
chirurgia estetica, e queste righe non vogliono essere una critica a
chi ne fa un uso sensato ed equilibrato, ma solo un invito alla
riflessione. Soprattutto per me, che proprio non comprendo il perché
di queste maschere inespressive, che ostacolano anche il libero e
armonioso fluire della voce.
Aver percezione del
proprio Sé corporeo, ed accettarlo con tutti i suoi difetti, sembra
ormai un'eresia, nonostante emerga così palese il disagio di queste
donne, mutilate della loro interiorità, proposte prima dal piccolo
schermo e ora addirittura nella quotidianità, contribuendo alla
costruzione di una personale immagine corporea veramente
inappropriata.
Infatti la percezione del
proprio Sé corporeo si disegna sulla base delle proprie esperienze
fisiche ed emotive vissute già dalla vita intrauterina, sulla realtà
somatica, su quanto ci rimandano gli altri e anche in relazione
all'ambiente sociale in cui si vive.
Ma cosa rende così
inaccettabile una ruga?
C'è qualcosa che dimora
in ogni piega e solco della nostra epidermide, quel soffio vitale che
si nasconde tra le rughe di un sorriso aperto, o nei disegni che
dipartono da uno sguardo profondo, che come recita il detto,
dovrebbe essere lo“specchio dell'Anima”.
Perché mutilare quello
spirito di donna archetipa selvaggia e antica madre, creatività
primeva e ancestrale?
Non sono i segni e le
ferite a fare di noi ciò che realmente siamo?
Ciascuno di noi, si
sviluppa e struttura come essere unico e irripetibile, tra sogni,
dolori, delusioni, successi e aspirazioni. Tutto il nostro vissuto
costruisce la nostra personalità, ma anche la nostra personalità
corporea, attraverso espressioni e atteggiamenti posturali, disagi
fisici, armonizzazioni e o disarmonie.
Il nostro corpo è una
fedele mappa del nostro Sé più profondo, un'azione chirurgica
equivale ad una mutilazione del proprio Sé.
Certamente il cambiamento
è possibile e spesso auspicabile, ma io credo, che dovrebbe essere
accompagnato da un processo maturato, graduale e soprattutto
integrato: corpo, mente e anima.
Ogni momento di
trasformazione è una fase critica nella riorganizzazione di questa
immagine di sé, che ha bisogno di tempo e maturazione.
Ogni “segno” che si
incide sul nostro corpo ha un suo significato nella nostra esistenza
a diversi livelli; eliminarlo con un colpo di spugna in superficie
probabilmente servirà solo a seppellirlo più profondamente, nel
mare dell'inconscio, e quindi più pericoloso e incontrollabile
emotivamente.
Certo, personalmente mi
rendo conto che la mia pancia smagliata dalle gravidanze non sia
proprio il massimo esteticamente; spesso mi imbarazza, soprattutto
quando mi lascio prendere dal “clima balneare” della prova
costume, quando tutte mi sembrano perfette, tranne me.
Ma poi qualcosa di antico
prende spazio dentro di me e mi possiede, la vecchia saggia che
risiede in me ridacchia della puerilità della mia superficialità.
Allora ridacchio anch'io, tra me e me, mentre mia figlia mi guarda
scuotendo la testa, con quei suoi occhi infiniti, e dice: “te sei
tutta matta”.
Sicuramente non ha torto.
In effetti, il mio ventre
bruttino è il mio passato, il mio presente e il mio futuro.
E' il mio centro, totem
della mia esistenza, parla a gran voce dei miei sogni, dolori,
desideri, paure, potere creativo. Continuo ad averne cura, certo, lo
massaggio con creme e cerco di mantenere tonicità muscolare,
soprattutto perché questo mi mantiene in contatto, anche attraverso
un dialogo tonico, con questa parte così rilevante di me.
Questa pancetta, con
grande senso di liberazione, la scuoto ballando, dando spazio alla
sua espressione.
Si, insomma, non diventa
bella, ma certamente è incredibilmente vivificata dalle esperienze e
con la sua energia ravviva tutta me stessa.
Lucilla Loddi
Counseling Espressivo e Arteterapie, Tecniche di riequilibrio psicocorporeo, Nata Raja Yoga
Counseling Espressivo e Arteterapie, Tecniche di riequilibrio psicocorporeo, Nata Raja Yoga
Laboratorio di Maggio
sab, 12 Maggio, 14:30 –
17:00
tutti i giovedi dalle
8.15 alle 9.15
tutti i venerdi dalle
19.00 alle 20.00
Informazioni e
prenotazioni:
3202104307
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Corpo e cambiamento
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Prezzo € 14,90
Libro - Pagine 236 Anno: 2007
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