A volte capita di non fare troppo caso
ai nostri stati emozionali, siamo assorbiti problemi pratici o
relazionali, spesso è difficile ritrovare la semplicita' interiore
quello spazio e momento di silenzio per capire quale strada stiamo
percorrendo nella nostra vita: la visione olistica dell’esistenza ci
rivela che tutto il nostro vissuto, le nostre esperienze, sono
collegate come una mappa interattiva: il nostro corpo.
Osservando attentamente nostro corpo scopriamo che su di esso è scritta la storia della nostra esistenza, dall’osservazione e attenzione al corpo abbiamo accesso alla memoria corporea e alla sua potenzialità di poter guarire eventi presenti e passati. La psicosomatica, la bioenergetica e nell'ambito di tutte le terapie a mediazione corporea c’è un nuovo modo di concepire il corpo come mezzo di trasformazione e di crescita, si è andata creando una anatomia basata sull'esperienza, queste teorie ci insegnano che in esso si possono leggere le tappe e gli adattamenti individuali alle difficoltà incontrate e come intervenire per ripristinarne l’equilibrio. Le tensioni muscolari croniche non sono altro che il corrispettivo fisico di un malessere o conflitto psichico, questi si strutturano nel corpo limitando il respiro e il movimento. Attraverso esperienze traumatiche infantili lentamente si strutturano le tensioni fino a cronicizzarsi e divenire parte della struttura corporea e quindi psichica. Ristabilire un contatto, la percezione fisica, emozionale ed energetica e la rappresentazione del proprio sé corporeo sono fondamentali per intraprendere la strada verso l’equilibrio interiore, che ci permette di assaporare la vita nella sua interezza.
Inizialmente anche Freud riconobbe l’importanza del rapporto mente/corpo e sperimentò interventi attraverso il massaggio, tecnica che successivamente abbandonò privilegiando la terapia verbale, contemporaneamente Georg Groddek, anche prima di intraprendere la tecnica psicoanalitica, interveniva sui pazienti con una tecnica di massaggio profondo, abbinando successivamente tecniche verbali e corporee come una più ricca possibilità di accesso verso il risanamento, con l’obiettivo di raggiungere l'inconscio del paziente: quell'Es, considerato la forza unificante che sta dietro la mente e il corpo.
Fu lui ad introdurre il concetto di difesa corporea, mutuando da Freud il concetto di rimozione psicologica, ne individua la trasmissione sul piano fisico di tre tipologie: la controattivazione (irrigidimento muscolare temporaneo); la contrattura cronica e l’affievolirsi della respirazione.
Nello stesso periodo Ferenczi inizialmente sviluppa la tecnica attiva nella quale invita i suoi pazienti a reprimere alcuni movimenti o modificare posture, mentre dopo il suo incontro con Groddek, comincerà a lavorare sulla tecnica regressiva aiutando il paziente a svelare i traumi rimossi.
Negli anni 20, in Germania, Rudolf Laban, un danzatore, concentrò il lavoro sul corpo attraverso il libero movimento espressivo e insieme Elsa Gindler , che proponeva un lavoro corporeo sulla consapevolezza delle percezioni, gettarono le basi per le scuole di psicoterapia corporea.
Ma il primo ad elaborare un quadro teorico e una metodologia specifica fu W. Reich nel 1935. Freud per spiegare le resistenze del paziente e gli insuccessi terapeutici ipotizzò l’esistenza di un istinto di morte, Reich, suo allievo, contrappose la teoria che le resistenze erano atteggiamenti difensivi iscritti nel corpo sotto forma di armatura caratteriale, il suo obiettivo diviene il ripristino della potenza orgastica: la capacità di abbandonarsi completamente al piacere sessuale. Reich stravolge la relazione terapeutica, abbandona il rifiuto di toccare i pazienti, pone una maggiore attenzione al linguaggio non verbale, cerca di capire le emozioni dell’altro imitandone le espressioni e da una grossa valenza alla respirazione.
Individua 7 blocchi nel corpo identificandoli come armatura caratteriale: testa; anello orale; muscolatura del collo; torace; diaframma; ventre; bacino.
Suo autorevole successore è Alexander Lowen che negli anni 50 elaborò l’analisi bioenergetica che alla pressione e manipolazione delle tensioni muscolari introdusse le posizioni di stress, dalla cui vibrazione ottenuta osservò come i blocchi muscolari impedivano il libero fluire dell’energia con conseguente perdita di vitalità e personalità, elabora quindi il principio di identità attraverso il quale da un tentativo iniziale, da parte dell’individuo, di autoaffermazione e conseguente risposta negativa dell’ambiente, la reazione organistica porta alla negazione di sè e ad un processo di adattamento. Lo schema comportamentale diviene atteggiamento caratteriale vincolato da: controllo; bisogni fondamentali; risposte dell’ambiente; reazione dell’individuo.
I concetti fondamentali dell’analisi bioenergetica sono:
- Vibrazioni: stato di eccitazione energetica fluida nel corpo nello stato di buona salute psicofisica
- Grounding: contatto tra individuo e realtà, radicamento al suolo e spostamento del centro di equilibrio nella zona del plesso solare
- Respirazione: onda respiratoria che parte dalla zona pelvica alla bocca rilassando tutto il corpo
- Sessualità: riflesso d’orgasmo, movimento oscillatorio spontaneo della pelvi
- Autoespressione e contatto: esprimere liberamente le proprie emozioni, controllarle e usarle in maniera appropriata, contatto col corpo
Lowen amplia il lavoro di Reich sul carattere individuando cinque tipi fondamentali di strutture caratteriali, che nascono dal negativo incontro tra bisogni/diritti del bambino con l'ambiente: Schizoide (evitante); Orale (bisognoso); Psicopatica (narcisista); Masochista (compresso) e Rigida. La valutazione della persona avviene analizzando forma, struttura e movimento, cioè tramite il contenuto verbale nella sua espressione, l’analisi statica della forma del corpo, fisiognomica, postura, respirazione dell’analisi dinamica del movimento del corpo nei movimenti usuali, aggressivi, delicati e sessuali .
John Pierrakos anche lui allievo di Reich, collaborò inizialmente con Lowen per poi dedicarsi ad un lavoro di integrazione tra terapia e spiritualità, sviluppando la terapia corenergetica integrando le teorie psicocorporee con le teorie orientali.
E’ indubbio che la ricerca scientifica vada avviandosi verso una sintesi olistica come dimostrano le moderne psicologia e terapia transpersonali attraverso una epistemologia dinamica, in cui si possa avere a disposizione un continuum di approcci psicologici diversi a seconda della diversa natura dei fenomeni d’interesse. Lo scopo di questo tipo di approccio è avere una visione globale e non frammentata dell’essere umano. (Giusti, Carolei, 2005)
La spiritualità quindi, attualmente, viene finalmente integrata nel lavoro terapeutico, come aspetto imprescindibile del benessere dell’individuo.
Lucilla Loddi
Counseling Espressivo e Arteterapie, Tecniche di riequilibrio psicocorporeo, Nata Raja Yoga
Osservando attentamente nostro corpo scopriamo che su di esso è scritta la storia della nostra esistenza, dall’osservazione e attenzione al corpo abbiamo accesso alla memoria corporea e alla sua potenzialità di poter guarire eventi presenti e passati. La psicosomatica, la bioenergetica e nell'ambito di tutte le terapie a mediazione corporea c’è un nuovo modo di concepire il corpo come mezzo di trasformazione e di crescita, si è andata creando una anatomia basata sull'esperienza, queste teorie ci insegnano che in esso si possono leggere le tappe e gli adattamenti individuali alle difficoltà incontrate e come intervenire per ripristinarne l’equilibrio. Le tensioni muscolari croniche non sono altro che il corrispettivo fisico di un malessere o conflitto psichico, questi si strutturano nel corpo limitando il respiro e il movimento. Attraverso esperienze traumatiche infantili lentamente si strutturano le tensioni fino a cronicizzarsi e divenire parte della struttura corporea e quindi psichica. Ristabilire un contatto, la percezione fisica, emozionale ed energetica e la rappresentazione del proprio sé corporeo sono fondamentali per intraprendere la strada verso l’equilibrio interiore, che ci permette di assaporare la vita nella sua interezza.
Inizialmente anche Freud riconobbe l’importanza del rapporto mente/corpo e sperimentò interventi attraverso il massaggio, tecnica che successivamente abbandonò privilegiando la terapia verbale, contemporaneamente Georg Groddek, anche prima di intraprendere la tecnica psicoanalitica, interveniva sui pazienti con una tecnica di massaggio profondo, abbinando successivamente tecniche verbali e corporee come una più ricca possibilità di accesso verso il risanamento, con l’obiettivo di raggiungere l'inconscio del paziente: quell'Es, considerato la forza unificante che sta dietro la mente e il corpo.
Fu lui ad introdurre il concetto di difesa corporea, mutuando da Freud il concetto di rimozione psicologica, ne individua la trasmissione sul piano fisico di tre tipologie: la controattivazione (irrigidimento muscolare temporaneo); la contrattura cronica e l’affievolirsi della respirazione.
Nello stesso periodo Ferenczi inizialmente sviluppa la tecnica attiva nella quale invita i suoi pazienti a reprimere alcuni movimenti o modificare posture, mentre dopo il suo incontro con Groddek, comincerà a lavorare sulla tecnica regressiva aiutando il paziente a svelare i traumi rimossi.
Negli anni 20, in Germania, Rudolf Laban, un danzatore, concentrò il lavoro sul corpo attraverso il libero movimento espressivo e insieme Elsa Gindler , che proponeva un lavoro corporeo sulla consapevolezza delle percezioni, gettarono le basi per le scuole di psicoterapia corporea.
Ma il primo ad elaborare un quadro teorico e una metodologia specifica fu W. Reich nel 1935. Freud per spiegare le resistenze del paziente e gli insuccessi terapeutici ipotizzò l’esistenza di un istinto di morte, Reich, suo allievo, contrappose la teoria che le resistenze erano atteggiamenti difensivi iscritti nel corpo sotto forma di armatura caratteriale, il suo obiettivo diviene il ripristino della potenza orgastica: la capacità di abbandonarsi completamente al piacere sessuale. Reich stravolge la relazione terapeutica, abbandona il rifiuto di toccare i pazienti, pone una maggiore attenzione al linguaggio non verbale, cerca di capire le emozioni dell’altro imitandone le espressioni e da una grossa valenza alla respirazione.
Individua 7 blocchi nel corpo identificandoli come armatura caratteriale: testa; anello orale; muscolatura del collo; torace; diaframma; ventre; bacino.
Suo autorevole successore è Alexander Lowen che negli anni 50 elaborò l’analisi bioenergetica che alla pressione e manipolazione delle tensioni muscolari introdusse le posizioni di stress, dalla cui vibrazione ottenuta osservò come i blocchi muscolari impedivano il libero fluire dell’energia con conseguente perdita di vitalità e personalità, elabora quindi il principio di identità attraverso il quale da un tentativo iniziale, da parte dell’individuo, di autoaffermazione e conseguente risposta negativa dell’ambiente, la reazione organistica porta alla negazione di sè e ad un processo di adattamento. Lo schema comportamentale diviene atteggiamento caratteriale vincolato da: controllo; bisogni fondamentali; risposte dell’ambiente; reazione dell’individuo.
I concetti fondamentali dell’analisi bioenergetica sono:
- Vibrazioni: stato di eccitazione energetica fluida nel corpo nello stato di buona salute psicofisica
- Grounding: contatto tra individuo e realtà, radicamento al suolo e spostamento del centro di equilibrio nella zona del plesso solare
- Respirazione: onda respiratoria che parte dalla zona pelvica alla bocca rilassando tutto il corpo
- Sessualità: riflesso d’orgasmo, movimento oscillatorio spontaneo della pelvi
- Autoespressione e contatto: esprimere liberamente le proprie emozioni, controllarle e usarle in maniera appropriata, contatto col corpo
Lowen amplia il lavoro di Reich sul carattere individuando cinque tipi fondamentali di strutture caratteriali, che nascono dal negativo incontro tra bisogni/diritti del bambino con l'ambiente: Schizoide (evitante); Orale (bisognoso); Psicopatica (narcisista); Masochista (compresso) e Rigida. La valutazione della persona avviene analizzando forma, struttura e movimento, cioè tramite il contenuto verbale nella sua espressione, l’analisi statica della forma del corpo, fisiognomica, postura, respirazione dell’analisi dinamica del movimento del corpo nei movimenti usuali, aggressivi, delicati e sessuali .
John Pierrakos anche lui allievo di Reich, collaborò inizialmente con Lowen per poi dedicarsi ad un lavoro di integrazione tra terapia e spiritualità, sviluppando la terapia corenergetica integrando le teorie psicocorporee con le teorie orientali.
E’ indubbio che la ricerca scientifica vada avviandosi verso una sintesi olistica come dimostrano le moderne psicologia e terapia transpersonali attraverso una epistemologia dinamica, in cui si possa avere a disposizione un continuum di approcci psicologici diversi a seconda della diversa natura dei fenomeni d’interesse. Lo scopo di questo tipo di approccio è avere una visione globale e non frammentata dell’essere umano. (Giusti, Carolei, 2005)
La spiritualità quindi, attualmente, viene finalmente integrata nel lavoro terapeutico, come aspetto imprescindibile del benessere dell’individuo.
Lucilla Loddi
Counseling Espressivo e Arteterapie, Tecniche di riequilibrio psicocorporeo, Nata Raja Yoga
Laboratorio di Maggio
sab, 12 Maggio, 14:30 –
17:00
tutti i giovedi dalle
8.15 alle 9.15
tutti i venerdi dalle
19.00 alle 20.00
Informazioni e
prenotazioni:
3202104307
Libro consigliato:
Arrendersi al Corpo
Il processo dell'Analisi Bioenergetica
Alexander Lowen
Prezzo € 18,00
Astrolabio Edizioni
Libro - Pagg. 260
Libro consigliato:
Arrendersi al Corpo
Il processo dell'Analisi Bioenergetica
Alexander Lowen
Prezzo € 18,00
Astrolabio Edizioni
Libro - Pagg. 260
Arrendersi al Corpo, Ordina dal Giardino dei Libri